Categoria: Vangelo secondo Luca (Pagina 9 di 12)

32) Lc 7, 18-27

18E annunziarono a Giovanni i suoi discepoli tutte queste cose. E chiamati a sé due dei suoi discepoli, Giovanni li mandò verso il Signore dicendo: «Tu sei quello che viene o attendiamo un altro?». 20Giunti presso di lui [que]gli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci manda a dirti: “Tu sei colui che viene o attendiamo un altro?”». 21In quell’ora curò molti da infermità e malattie e da spiriti malvagi, e a molti ciechi diede di vedere. 22E rispondendo disse loro: «Tornati, annunziate a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi vedono nuovamente, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati e i sordi odono, i morti risorgono, i poveri sono evangelizzati. 23E beato è chiunque che non sarà scandalizzato di me». 24Ripartiti gli inviati di Giovanni, [Gesù] cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Cosa siete andati a contemplare nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito in abiti delicati? Ecco quelli che hanno vestiario onorevole e lussuoso stanno nelle palazzi dei re. 26Ma che siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più di un profeta. 27Costui è [colui] del quale è scritto: “Ecco mando un mio messaggero davanti al tuo volto, il quale preparerà la tua strada davanti a te”».

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31) Lc 7,11-17

11E avvenne in seguito che si recò in un città chiamata Nain e si recavano con lui i suoi discepoli e molta folla. 12Come si avvicinò alla porta della città, ed ecco portavano fuori un morto, figlio unico di sua madre. Ed ella era vedova, e una folla considerevole della città era con lei. 13 E vedendola il signore ebbe compassione di lei e le disse: «Non piangere». 14E avvicinatosi toccò la bara, i portatori si fermarono e disse: «Giovanetto, dico a te, alzati». 15E si levò a sedere il morto e cominciò a parlare ed [egli] lo diede a sua madre. 16Paura prese tutti e glorificavano il Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi». 17E uscì questa parola riguardo a lui in tutta la Giudea e in tutto il circondario.

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30) Lc 7, 1-10

1Dopo che ebbe completato tutte le sue parole all’ascolto del popolo entrò in Cafarnao. 2Stando male il servo di un centurione – il quale era a lui caro – stava per morire. Avendo udito riguardo a Gesù gli mandò sacerdoti dei Giudei a chiedergli che, venendo, salvasse il suo servo. 4 Quelli, presentatisi da Gesù, lo pregavano con insistenza dicendo: «È degno che [tu] gli faccia questo. Ama infatti il nostro popolo ed egli stesso ci ha costruito la sinagoga». 6Allora Gesù andava con loro. Mentre egli non era molto distante dalla casa, inviò amici il centurione a dirgli: «Signore non disturbarti, non infatti sono adeguato che sotto il mio tetto entri. 7Perciò neppure io stesso ero degno di venire da te, ma dì una parola e sarà guarito il mio fanciullo. 8E infatti anche io sono un uomo sottoposto ad autorità, che ho soldati sotto di me e dico a questo: “va’”, ed [egli] va, e a un altro “vieni” ed [egli] viene, e al mio servo: “fa’ questo” ed [egli] lo fa». 9Avendo ascoltato queste cose Gesù si stupì e giratosi verso la folla che lo seguiva disse: «Vi dico, nemmeno in Israele ho trovato siffatta fede». 10E tornando a casa gli inviati trovarono il servo sanato.

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29) Lc 6, 37-49

37E non giudicate e neppure sarete giudicati. E non condannate, e neppure sarete condannati. Perdonate e sarete perdonati. 38 Date e sarà dato a voi: una bella misura premuta, scossa e traboccante daranno nel vostro grembo. Con la misura infatti con la quale misurate, sarà misurato a voi». 39Disse anche una parabola a loro: «Come può un cieco guidare un cieco? Non cadranno entrambi in una fossa? 40Un discepolo non è sopra il maestro: ognuno [che è] preparato sarà come il suo maestro. 41 Perché guardi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, [mentre] non ti accorgi della trave che è nel tuo? 42Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che ti tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, non vedendo tu stesso la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita, togli la trave che è nel tuo occhio, e allora vedrai bene per togliere la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello. 43Non c’è infatti un albero bello che faccia un frutto guasto, né un albero guasto che faccia un frutto bello. 44Ciascun albero infatti dal proprio frutto si riconosce. Non infatti dalle spine si raccolgono fichi, né dal rovo si vendemmia uva. 45L’uomo buono dal tesoro buono del cuore porta fuori il bene, e il cattivo dal [tesoro] cattivo porta fuori il male. Dall’abbondanza del cuore infatti parla la bocca. 46Perché mi chiamate Signore Signore e non fate ciò che vi dico? 47Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le fa, vi mostrerò a chi è simile. 48 Simile è a un uomo che costruisce una casa, il quale ha scavato ed è sceso in profondità e ha posto il fondamento sulla pietra. Venuta la piena il fiume irruppe su quella casa e non ebbe la forza per smuoverla per il suo essere ben costruita. 49Invece chi ha ascoltato e non ha fatto è simile a un uomo che costruisce una casa sulla terra senza fondamento, sulla quale il fiume irruppe, e subito [essa] cadde e avvenne la grande rovina di quella casa». [Lc 6,37-49]

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28) Lc 6, 27-36

27Ma a voi dico che ascoltate, amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi calunniano. 29A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra, e da chi porta via il tuo mantello anche la tunica non trattenere. 30A chiunque ti chiede dona, e da chi ti porta via non chiedere indietro. 31 E come volete che facciano a voi gli uomini, fate a loro similmente. 32 E se amate quelli che vi amano, quale grazia è a voi? Anche infatti i peccatori amano coloro che li amano. 33 E [infatti] se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, quale grazia è a voi? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate presso coloro da cui sperate di ricevere, quale grazia [è] a voi? Anche i peccatori prestano ai peccatori affinché ricevano lo stesso. 35 Invece amate i vostri nemici e fate del bene e prestate senza sperare nulla, e molta sarà la vostra ricompensa, e sarete figli dell’altissimo, poiché Egli è buono su quelli senza grazia e sui cattivi. 36Diventate compassionevoli come [anche] il padre vostro è compassionevole. [Lc 6,27-36]

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27) Lc 6, 12-26

12Avvenne in questi giorni che egli uscì verso il monte a pregare, e stava passando la notte nella preghiera di Dio. 13E quando venne giorno si rivolse ai suoi discepoli e scelti da loro dodici, che chiamò anche apostoli: Simone che chiamò anche Pietro, e Andrea suo fratello, e Giacomo e Giovanni e Filippo e Bartolomeo, 15 e Matteo e Tommaso e Giacomo di Alfeo e Simone chiamato Zelota, 16 e Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che divenne traditore. 17E sceso con loro stette su un luogo pianeggiante, e [c’era] molta folla di discepoli di lui, e una grande moltitudine di popolo da ogni [luogo] della Giudea e Gerusalemme e delle coste di Tiro e Sidone, i quali erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro infermità. Anche coloro che erano molestati da spiriti impuri erano curati, 19 e tutta la folla cercava di toccarlo poiché una forza presso di lui usciva e guariva tutti. 20Ed egli sollevati gli occhi sui suoi discepoli diceva: «Beati i poveri, poiché vostro è il regno di Dio. 21Beati quelli che hanno fame ora, poiché sarete nutriti. Beati quelli che piangono ora, poiché sorriderete. 22Beati siete quando vi odieranno gli uomini e quando vi escluderanno, e vi ingiurieranno e scacceranno il vostro nome come malvagio a causa del figlio dell’uomo. 23Gioite in quel giorno ed esultate, ecco infatti la vostra ricompensa è molta nel cielo. 24Secondo questo [modo] infatti facevano ai profeti i padri vostri. 24Ma guai a voi ricchi, che ricevete la vostra consolazione. 25Guai a voi, che ora siete sazi, poiché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, poiché vi lamenterete e piangerete. 26Guai quando diranno bene di voi tuti gli uomini. Secondo questo [modo] infatti facevano ai falsi profeti i padri vostri. [Lc 6,12-26]

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26) Lc 6,1-12

1Avvenne di sabato che egli passò attraverso campi di grano, e strappavano i suoi discepoli e mangiavano le spighe sgranandole con le mani. 2 Alcuni dei farisei dicevano: «Perché fate ciò che non è lecito nei sabati?». 3 E rispondendo verso di loro disse Gesù: «Non avete letto ciò che fece Davide quando ebbe fame lui e quelli [che erano] con lui, 4 [come] entrò nella casa di Dio e, presi i pani dell’offerta, mangiò e diede a quelli con lui ciò [che] non è lecito mangiare se non ai soli sacerdoti?». 5 E disse loro: «Signore del sabato è il figlio dell’uomo». 6Avvenne un altro sabato che egli entrò nella sinagoga e insegnava. E c’era un uomo lì e la sua mano – quella destra – era inaridita. 7Lo sorvegliavano gli scribi e i Farisei se di sabato curava, per trovare di accusarlo. 8Egli era a conoscenza dei loro pensieri, disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e stai nel mezzo». E, alzatosi, stette. 9Disse Gesù verso di loro: «Vi domando se è lecito di sabato fare bene o fare male, salvare una vita o uccidere». 10 E guardando intorno tutti loro disse a lui: «Stendi la tua mano». Quello lo fece e fu ristabilita la sua mano. 11Essi furono riempiti di follia e parlavano tra loro di cosa fare a Gesù. [Lc 6,1-12]

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25) Lc 5,33-39

33Quelli dissero verso di lui: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere. Similmente anche quelli dei Farisei. I tuoi invece mangiano e bevono». 34Gesù disse verso di loro: «Forse potete far digiunare i figli del matrimonio in cui lo sposo è con loro? 35Verranno giorni, e quando sarà portato via da loro lo sposo, allora digiuneranno in quei giorni». 36Disse anche una parabola verso di loro: «Nessuno mette una toppa strappata da una veste nuova su una veste vecchia, sennò anche il nuovo si strappa e al vecchio non si accorda la toppa dal nuovo. 37 E nessuno getta vino nuovo in otri vecchi, sennò il vino – quello nuovo – rompe gli otri e viene versato e gli otri sono distrutti. 38Ma vino nuovo in otri nuovi va gettato. 39E nessuno, bevuto il vecchio vuole il nuovo. Dice infatti: “il vecchio è buono”». [Lc 5,33-39]

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24) Lc 5,27-32

27 E, dopo queste cose, uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto sul banco, e disse a lui: «Seguimi». 28E abbandonato tutto, alzatosi lo seguiva. 29E fece un grande banchetto Levi per lui nella sua casa, e c’era molta folla di pubblicani e di altri che erano seduti con loro. 30E mormoravano i farisei e i loro scribi verso i suoi discepoli dicendo: «In vista di cosa mangiate e bevete con pubblicani e peccatori?». 31E rispondendo Gesù disse verso di loro: «Non hanno bisogno coloro che sono sani del medico, ma coloro che stanno male. 32Non sono venuto a chiamare giusti ma peccatori a conversione». [Lc 5, 27-32]

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23) Lc 5,17-26

17E avvenne in uno dei giorni [che] egli stava insegnando, ed erano seduti i farisei e i dottori della legge, i quali erano venuti da ogni villaggio della Galilea e Giudea e [da] Gerusalemme. E una forza del Signore era [in] lui per guarire. 18 Ed ecco persone che portavano su un letto un uomo che era paralizzato e cercavano di introdurlo e porlo davanti a lui. 19E non avendo trovato come introdurlo per la folla, salendo sul tetto, lo calarono attraverso le tegole con il lettino nel mezzo davanti a Gesù. 20E vedendo la fede di loro disse: «Uomo, ti sono stati perdonati i tuoi peccati». 21E cominciarono a ragionare gli scribi e i Farisei dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati se non solo Dio?». 22Conoscendo Gesù i ragionamenti loro, rispondendo disse verso di loro: «Perché ragionate nei vostri cuori? Cosa è più facile: dire “ti sono perdonati i tuoi peccati” o dire: “alzati e cammina”? 24Affinché sappiate che il figlio dell’uomo ha l’autorità sulla terra di perdonare i peccati – disse al paralitico – a te dico: “alzati e prendi il tuo lettino [e] vai a casa tua”». 25E immediatamente alzatosi davanti a loro, prese [il lettino] sul quale giaceva e tornò a casa sua lodando il Dio. 26E un’estasi prese tutti e lodavano il Dio e furono riempiti di paura dicendo: «Abbiamo visto un segno incredibile». [Lc 5,17-26]

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